Viganò: l’autorità della Chiesa è nella testimonianza

Recuperare il senso e l’orizzonte dell’autorità, spesso confusa con l’autoritarismo, in un panorama comunicativo costantemente in evoluzione. E’ la sfida del libro: “Testimoni e influencer – Chiesa e autorità al tempo dei social”

di Massimiliano Menichetti
fonte: https://www.vaticannews.va

Parlare di autorità al tempo dei social media può sembrare strano, addirittura provocatorio, visto che il termine è percepito spesso come oppressivo, eppure monsignor Dario Edoardo Viganò, vice-cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, nel suo ultimo libro (Edizioni Dehoniane Bologna) non esita a richiamare l’origine latina della parola che porta a leggere il termine “come un servizio per aiutare la crescita”. ”Testimoni e influencer – Chiesa e autorità al tempo dei social” conduce il lettore in un cammino che ha le sue radici nel ministero messianico di Gesù, ripercorre l’autorità nella testimonianza e la predicazione apostolica, nella potenza dello Spirito Santo, nella nascita delle comunità cristiane, nell’organizzazione della Chiesa, nel Concilio Vaticano II e nel magistero della Chiesa, fino ad arrivare al tempo presente. Centosedici pagine per orientarsi nel mondo reticolare dei legami digitali, della comunicazione, e per guardare con fiducia alla Chiesa: testimone della relazione di Dio con l’uomo. Il percorso spirituale e storico s’intreccia con l’asimmetria delle relazioni, la credibilità dei rapporti e della persona, il continuo mutare dello scenario comunicativo, in cui il termine autorità viene oggi ibridato dalla velocità dei social media. 

In un mondo funestato dal Covid-19 monsignor Viganò richiama il ricordo e la forma dell’immagine della Statio Orbis del 27 marzo 2020 e della Via crucis sul sagrato di San Pietro, proprio per mostrare l’evoluzione del concetto di autorità, contaminata da “dinamiche della costruzione di veri e propri media event”. Il libro rintraccia quindi due livelli di autorità: uno postmediale, popolato dagli influencer, “credibili e autorevoli, ma con una forza limitata, circoscritta alla rappresentazione mediale, alla cerchia convenzionale, alla sfera delle comunità sociali che si trasformano sul web e che hanno un grande valore emotivo”. E un altro tradizionale, che “anche se inserito in un panorama comunicativo profondamente trasformato”, “ci si presenta nei momenti forti dell’esistenza”……continua a leggere su https://www.vaticannews.va