TV, OLIMPIADI TOKYO. Aiart: “ Inaccettabile telecronaca che amplifica i linguaggi d’odio”
“Questo non è giornalismo, non è informazione, è un’inaccettabile telecronaca. La Rai deve essere avanguardia e garantire attenzione agli stereotipi, perché l’informazione ha un ruolo primario nel combatterli” . Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, commenta così in riferimento alle parole di Franco Bragagna, storica voce della Rai per l’atletica leggera.
“La voce della Rai olimpica – è stata segnalata, ieri, dagli utenti all’associazione cittadini mediali in riferimento a performance linguistiche a contenuto razziale.
“Pronunciare parole come: ‘Mezzosangue, mulatta, o ancora ‘la razza umana è unica ma ci sono i tipi razziali’ – precisa Baggio – è una pratica linguistica che ha l’immediato effetto di spostare l’attenzione sul genere, laddove è del tutto non pertinente rispetto al contesto e al tema”.
In questo senso, per l’associazione cittadini mediali – accanto ai non più rimandabili interventi da attivare presso le scuole di ogni genere e grado, attraverso l’educazione alle differenze, l’educazione di genere, l’educazione sentimentale, molto ancora possono fare i professionisti dei media quando vogliono elogiare o criticare una performance sportiva.
“Lo sport – conclude Baggio è una delle ‘massime palestre’ in cui si favoriscono e promuovono le diverse dimensioni della persona e si alimenta quell’entusiasmo che porta i giovani ad agire come protagonisti della società. Non sporchiamo questo mondo di odio, rendendoci protagonisti di un’informazione amplificatrice di tali linguaggi”