TV LOCALI- Passaggio tecnologia DVB-T2. Aiart: “Sospendere una procedura che non dà le giuste garanzie alle emittenti locali”
Il passaggio alla tecnologia digitale terrestre delle emittenti locali senza alcuna salvaguardia, come previsto nel bando del Mise, dei costi che le emittenti stesse dovrebbero sostenere per le nuove tecnologie metterà a rischio molte piccole realtà del nostro Paese e la garanzia di una comunicazione più vicina ai cittadini. Un annuncio che sta sollevando voci di protesta da tutte le parti d’Italia.
L’Aiart, interpellata dagli utenti e da alcune emittenti dei territori regionali, interviene tramite il presidente nazionale, Giovanni Baggio, sulla necessità di sospendere una procedura che non dà le giuste garanzie alle emittenti locali né le condizioni per poter accettare ciò che oggi il mercato impone.
L’Associazione cittadini mediali lancia un appello al Mise chiedendo una maggiore chiarezza e il rispetto del bando (attraverso il quale il Mise prevedeva una salvaguardia dei costi che le emittenti avrebbero dovuto pagare per le nuove tecnologie) come unico prerequisito per permettere alle piccole realtà di continuare a trasmettere pagando il giusto.
“I servizi informativi locali – conclude Baggio – sono le voci libere dei piccoli territori che garantiscono un minore distacco tra cittadini e realtà di comunicazione. Le emittenti locali sono editori puri da difendere in nome della correttezza, dell’imparzialità e del pluralismo dell’informazione che altro non sono che tutela della democrazia e devono essere salvaguardate dalla politica”.