Televisione: Aiart, coppie gay a “Uomini e donne”? “La solita trovata acchiappa-ascolti”

“È la solita trovata acchiappa-ascolti che svilisce ancora di più uno spazio televisivo già contraddistinto dal racconto superficiale ed effimero delle presunte relazioni tra i concorrenti tronisti”. Così Massimiliano Padula, presidente dell’Aiart (Associazione spettatori di ispirazione cattolica), commenta la decisione del programma “Uomini e donne” condotto da Maria De Filippi di invitare, dal prossimo settembre, anche coppie gay.
Da agensir.it e ladiscussione.com

Sono già aperti i casting con la richiesta: “Sei single e sei attratto da persone del tuo stesso sesso? Se hai un’età compresa tra i 23 e i 35 anni e vuoi partecipare a Uomini e Donne, chiamaci”. Secondo Padula scelte di questo tipo “alimentano logiche culturali rischiose, veicolando valori e comportamenti distorti che mettono al primo posto dimensioni dell’individuo come l’aspetto fisico, l’edonismo, i rapporti prêt-à-porter”. “Ci auguriamo – conclude – che gli spettatori siano sempre più coscienti e sappiano discernere, con senso critico, tra ciò che è autentico e ciò che è mero risultato di strategie televisive che, per raccattare qualche spettatore in più, sono disposte a qualunque espediente”.
Da agensir.it

L’Aiart contro la De Filippi per le solite trovate “acchiappa-ascolti”

Lui, lei e l’altro. O l’altra. Maria De Filippi ha annunciato clamorose novità per la ventunesima edizione di “Uomini e donne”, lasciando intendere che a settembre in trasmissione appariranno anche tronisti e troniste omosessuali. Dopo circa due anni di lavoro “propedeutico”, e dopo aver portato storie d’amore gay a “C’è posta per te”, per la De Filippi è giunto il momento di attivare Cupido anche a “Uomini e Donne”, con l’approvazione di buona parte del pubblico di Mediaset. Ma c’è chi non approva, reputando questa scelta come veicolo di valori e di comportamenti distorti, unicamente funzionale a una certa forma di edonismo.

“Dal prossimo settembre sull’ambitissimo trono non si siederanno più soltanto uomini e donne, ma anche uomini e uomini e donne e donne – spiega a La Discussione Massimiliano Padula, presidente dell’Aiart, l’Associazione spettatori di matrice cattolica – sarà quindi possibile corteggiare persone dello stesso sesso. Ebbene Maria De Filippi vorrebbe stupire con la trovata gay friendly erigendosi a paladina dei diritti omosex, peraltro reiterando scelte già viste nelle sue trasmissioni. Sono già aperti i casting. È la solita trovata acchiappa-ascolti – aggiunge Padula – che svilisce ancora di più uno spazio televisivo già contraddistinto dal racconto superficiale ed effimero delle presunte relazioni tra i concorrenti tronisti”.

Presidente, secondo lei qual è il rischio di questa trovata?

Scelte di questo tipo alimentano logiche culturali rischiose, veicolando valori e comportamenti distorti che mettono al primo posto dimensioni dell’individuo come l’aspetto fisico, l’edonismo, i rapporti prêt-à-porter. Ci auguriamo che gli spettatori siano sempre più coscienti e sappiano discernere, con senso critico, tra ciò che è autentico e ciò che è mero risultato di strategie televisive che, per raccattare qualche spettatore in più, sono disposte a qualunque espediente.
Da ladiscussione.com