Scomparso Sartori, teorico dell’Homo videns. Il ricordo dell’Aiart
«Un intellettuale libero e originale, straordinario lettore della realtà, capace di analisi illuminanti che spaziavano dalla politica (suo primario ambito d’indagine) ai media». È stato questo secondo Massimiliano Padula, Presidente dell’Aiart (l’associazione dei telespettatori e dei cittadini mediali) Giovanni Sartori, il politologo scomparso oggi a Firenze all’età di 93 anni.
«Sartori – aggiunge Padula – ha avuto il pregio di interpretare la società e tutti i suoi fenomeni in modo del tutto personale. La nostra Associazione gli è grata per i suoi studi sui media, primo tra tutti, il famoso saggio “Homo Videns”, divenuto oramai una pietra miliare della massmediologia. Io stesso – ricorda Padula – da studente di comunicazione ho conosciuto il pensiero di Sartori attraverso questo libro in cui l’autore sottolineava come l’avvento della televisione abbia rivoluzionato le abitudini degli individui, creando persone “teledipendenti”. In mondo dove tutto è visualizzato – scriveva – l’uomo sta perdendo la capacita (tipica dell’homo sapiens) di pensare per concetti, di ragionare immaginando ciò che non è visibile».