Morto Franco Zeffirelli, uno dei più grandi uomini della cultura mondiale
Regista universale da Ceckov a Shakespeare, capace di passare con grande facilità dal cinema, al teatro, alla tv. Premiato con innumerevoli riconoscimenti tra cui 5 David di Donatello, due Nastri d’argento e ben 14 candidature dei suoi film agli Oscar, tra cui due personali (per “Romeo e Giulietta” e per “La Traviata”).
“Sono un po’ presuntuoso, ma giovanilmente impaziente”. Così diceva Franco Zeffirelli al compimento dei suoi 90 anni annunciando di aver progetti fino ai 100 anni. Ed è stato così perché l’universale regista e scenografo aveva da poco terminato un allestimento de “La Traviata” di Giuseppe Verdi che il 21 giugno aprirà l’opera Festival 2019 all’Arena di Verona.
“Un significativo esempio per ognuno di noi- afferma Giovanni Baggio-perché questo grande uomo ci ha lasciato un importante messaggio: essere leggeri verso la vita che non significa superficiali ma autonomi; e sempre ‘insaziabili verso la cultura’ a tal punto da non sentirsi mai maturi né nelle idee, né nello stile, ma sempre sperimentali. E questo è un consiglio- conclude Baggio- che vale per tutti, giovani, adulti e anziani”.