Rieti, Aiart: la presidente della sezione reatina invita gli spettatori a far sentire la loro voce

RIETI – In un momento di grande attenzione intorno ai problemi di un corretto, consapevole e responsabile uso dei media, l’Aiart, associazione italiana spettatori, che da piรน di 60 anni vigila, tutela ed educa gli utenti dei media, ha incontrato a Roma i presidenti provinciali e regionali.

da ilmessaggero.it
diย Daniela Melone

Presente allโ€™incontro anche Gianna Serani, a capo della sezione reatina, impegnata nella promozione della buona TV, di una comunicazione attenta ai valori a fondamento della nostra civiltร  e nella tutela degli utenti dei media.
Sul territorio lโ€™associazione intesse rapporti con le scuole, con la polizia postale, con la Curia essendo parte della Consulta delle Aggregazioni Laicali. โ€œDi fronte al generale senso di impotenza che proviamo un poโ€™ tutti nell’afrontare i problemi connessi con lโ€™avanzare precipitoso delle nuove tecnologie โ€“ ha detto la Serani nella sua relazione – non dobbiamo lasciarci scoraggiare e vincere. Eโ€™ necessario sentirci parte attiva, essere vigilanti e non lasciar passare inosservate le violazioni ai principi etici e ai codici di autoregolamentazione nell’uso dei media a cominciare dalle emittenti televisive, pubbliche e private, che violano continuamente ed impunemente le piรน elementari regole di rispetto degli utenti ed in particolare dei minoriโ€. Gianna Serani ricorda che attraverso il sito dellโ€™Aiart tutti i cittadini, iscritti o no, possono far sentire la loro voce. โ€œDa quando abbiamo aderito allโ€™Aiart, nel 2003 โ€“ continua – abbiamo avuto come target privilegiato della nostra azione il mondo della scuola per formare i giovani ad un uso corretto, sapiente e responsabile dei vecchi e nuovi media partendo dall’informazione sul rischio di cadere nella rete inconsapevolmente e pericolosamenteโ€. Tra gli ultimi casi al centro delle proteste dellโ€™Aiart la decisione Rai di mandare in onda una serie di Real Criminal Minds affidandone la conduzione a Massimo Carlotto. โ€œUna scelta sconcertante โ€“ lโ€™ha definita il presidente Aiart Giovanni Baggio โ€“ Si tratta di un assassino, condannato, latitante e infine graziato. Non si rendono conto del messaggio che inviano, soprattutto ai giovani. In Italia purtroppo non esistono controlli sulle comunicazioni e lโ€™Autoritร  non ha alcuna capacitร  di intervenireโ€.