Rai-Conversazione su Tiresia, Aiart: “Un contenuto che porta valore e comunica con il popolo”
Finalmente un serio antidoto alla tv che non fa pensare. Finalmente uno spettacolo degno del servizio pubblico e che avvince il telespettatore. E’ quanto afferma l’Aiart a proposito di Conversazione su Tiresia lo spettacolo con Andrea Camilleri andato in onda in prima serata ieri sera su Rai 1 e senza “interruzioni pubblicitarie”. Nella sua Conversazione Camilleri o lo stesso Tiresia? Dialoga con Omero, Sofocle, Seneca, Dante, Apollinaire, Borges, Pound, Pavese, Primo Levi…Tra cultura, storia, filosofia e realtà la storia di Tiresia, l’indovino cieco della mitologia greca, attraversa i secoli e si intreccia con quella dello scrittore Camilleri.
E’ la testimonianza- afferma Giovanni Baggio – presidente nazionale Aiart– che la cultura può essere un prodotto di punta della nostra tv ed è la dimostrazione che un contenuto capace di mettere insieme cultura, informazione e spettacolo, può essere istruttivo, educativo senza essere noioso. Perché è questo il fraintendimento.
Uno spettacolo di qualità – precisa Baggio – è anche un antidoto all’intrattenimento facile, al trash, ai reality e ai talent che popolano la tv italiana. Una scelta giusta, premiata dai telespettatori che, ricordiamo, dovrebbero essere l’unico editore della Rai, e che chiedono semplicemente una tv rispettosa della loro dignità e identità. Camilleri ha infatti offerto possibilità di stimolo al ragionamento “da quando non vedo più vedo meglio” rivolgendosi a TUTTI e indirizzando in senso positivo il pensiero.
Lo spettacolo prodotto da Palomar, conclude l’Aiart, dimostra che il ruolo del produttore non è soltanto quello di produrre, fare industria e profitti ma capire che l’identità, il messaggio culturale e sociale del Paese passa anche attraverso il loro lavoro.