PornHub: Mastercard e Visa bloccano i pagamenti.
PornHub: Mastercard e Visa bloccano i pagamenti. Aiart: “Motivazione che porta responsabilità etica è puramente economica. Necessario educarci medialmente”
L’Aiart sostiene pienamente l’annunciata azione dei due circuiti di carte di credito Mastercard e Visa che bloccano tutti i pagamenti diretti verso l’omonimo sito della multinazionale online della pornografia – PornHub – provocando un considerevole danno economico ai suoi gestori.
E così – come per magia – PornHub annuncia di aver rimosso dal loro sito il 60% dei video in esso presenti, in quanto provenienti da utenti non verificati.
La vicenda, frutto della lunga inchiesta condotta dal New York Times, evidenzia come l’unica motivazione che porta responsabilità etica è puramente economica.
E’ questa l’ennesima dimostrazione dell’urgenza di quel ‘Codice Media’ che da anni proponiamo agli Organi competenti ma dai quali abbiamo ottenuto solo un assordante silenzio. A sottolinearlo è Giovanni Baggio, presidente nazionale dell’AIART.
Numerosi video, presenti sull’omonimo sito, coinvolgono anche minori, ripresi mentre vengono abusati, di età e nazionalità diverse, e che molto spesso continuano ad essere diffusi nonostante le richieste di eliminarli. Rovinando la vita delle vittime di violenze.
“Questo incredibile scempio – precisa l’AIART – è emblematico di come tutti noi possiamo diventarne vittime e carnefici. Vittime, come i minori o ragazzi inconsapevoli di ciò che fanno. Carnefici come le migliaia di utenti del web che visualizzano.
Il presidente dell’AIART spiega che: “ Gli spazi infiniti della Rete – altro non sono che traslato dei nostri valori ma anche dei nostri vizi. La pornografia nella sua essenza (lo spettacolo della dimensione più intima che diviene la dimensione più esibita) riguarda nella convergenza questioni molto serie, oltre alla costruzione di un vero e proprio sistema artificiale che sostituisce (e non amplifica) quello non virtuale”.
“E’ quindi necessario educarci medialmente – conclude Baggio- prendere coscienza dei rischi e delle derive che la Rete può determinare. E’ necessario parlare di tutto questo con i nostri figli, alunni, amici e rinnovare con forza l’esigenza di una vera e propria alleanza educativa che impegni famiglia, scuola, associazioni e media nella creazione di una cittadinanza mediale con diritti e doveri, ma anche capace di discernimento autentico”.