Netflix, il ritorno di Baby2: Aiart: “Il seme della pochezza continua con ancora più sesso e bugie. E gli Organi di vigilanza approvano ”.
Era il 2012 quando scoppiò lo scandalo delle adolescenti dei Parioli che si prostituivano in cambio di borse griffate e ricariche del cellulare. Fu il fatto di cronaca che convinse gli sceneggiatori di Baby a produrre un racconto televisivo su uno spaccato tanto surreale quanto veritiero che l’Aiart non esitò neanche un istante a segnalare alle Autorità preposte.
In “tempi di emergenza ‘sexting’ nelle scuole e di una crescente e documentata difficoltà dei ragazzi e delle ragazze a percepire con chiarezza il valore del proprio corpo”- tuonava il presidente dell’Aiart, Giovanni Baggio- il “vero pericolo è quello dell’omologazione e dell’assuefazione ad una realtà inconsistente proposta da una tv proiettata su logiche esclusivamente commerciali”.
Ma non arrivò nessun segnale di intervento in merito e così da oggi 18 ottobre 2019 inizia la nuova stagione di ‘Baby 2’ con ancora sesso e ancora più bugie. E’ chiaro – afferma Baggio- che si è andati ben oltre l’irresponsabilità, perché serie tv come Baby non creano meccanismi di emulazione ma normalizzano situazioni e contesti che normali e (in molti casi) reali non sono. L’Agcom guarderà la Tv? Aspettiamo che batta un colpo!