LE NOTIZIE (NON) SONO PIETRE

Di Sandra Costa (Vice Presidente Nazionale AIART e referente per la scuola e i rapporti con le associazioni)

Il tema della riapertura a tutto tondo delle attivitร  e lโ€™allentamento delle misure di prevenzione e contrasto al COVID 19 fa da sfondo ai servizi di informazione di Rai News 24 nellโ€™edizione del 15 giugno (6 del mattino). Nei servizi, la scelta di immagini e di commenti discutibile: 1. lโ€™immagine della bambina che salta in braccio al nonno, in contrasto alle regole di prudenza previste anche nella fase 3, con baci e abbracci riservati soltanto ai familiari conviventi, mentre occorre farne ancora a meno soprattutto con gli anziani. 2. Riapre tutto, anche le sale slot, le sale scommesseโ€ฆma di queste ultime serviva proprio indugiare su piรน immagini o era preferibile limitarsi solo allโ€™annuncio verbale, dato che si tratta โ€“ benchรฉ lecite โ€“ di attivitร -piaga per il nostro Paese in cui si registrano molti casi di dipendenza dal gioco dโ€™azzardo? 3. Il commento al femminicidio avvenuto nel novarese, in cui nel servizio, tra le ipotesi di concause, si cita il lungo periodo di lockdown che puรฒ aver inasprito i rapporti: pare proprio unโ€™asserzione tirata dopo un mese dalla riapertura; una ricerca di spiegazioni che andrebbe evitata, lasciando ipotesi e ricostruzioni a chi di dovere. Bastava un commento di sottolineatura alla dichiarazione del marito-omicida: โ€œHo commesso una stupidaggineโ€ฆ.โ€. Le parole che banalizzano fotografano una condizione di povertร  umana e culturale su cui intervenire per risalire la china.

Comunicare lโ€™emergenza, il rischio, la crisi, le tragedie che ci attraversano, chiede grande senso di responsabilitร  nella narrazione, per non creare quel disorientamento etico e morale che blocca la rielaborazione critica fondamentale per la comprensione dei fatti e una valutazione sui comportamenti orientata alla prevenzione.