Gli USA verso più tutele ai bambini online.
Aiart: “Anche in Italia la necessità di nuove norme, adeguate ai tempi”
“Un disegno di legge a favore dei bambini e al diritto dei genitori a un maggiore controllo sul tempo dei propri figli online” . Giudica così Giovanni Baggio, presidente nazionale dell’AIART il recente disegno di legge degli USA (che arriva in contemporanea all’analoga proposta della commissione indipendente su Future Tech che include nuove protezioni per la privacy dei bambini) che dovrebbe intervenire sulla tutela dei bambini nel mondo dei social media.
Una proposta di legge che stabilisce per le piattaforme il dovere di fornire a genitori e minori di 16 anni degli strumenti semplici per limitare il tempo trascorso online (tenendo traccia di tale tempo e rinunciando alla riproduzione automatica) e proteggere i dati.
Inoltre, le piattaforme dovrebbero offrire a genitori e minori la possibilità di modificare gli algoritmi di raccomandazione, consentendo loro di limitare o vietare determinati tipi di contenuti.
Tra le altre raccomandazioni: una legislazione completa sulla privacy che limiti la raccolta e l’utilizzo delle informazioni che vanno dai consumatori alle aziende, vietando totalmente la raccolta dei dati dai minori di 16 anni (oggi previsto per i minori di 12 anni); il divieto della pubblicità comportamentale sempre per i minori di 16 anni; una maggiore trasparenza degli algoritmi che le aziende tecnologiche utilizzano per indirizzare i contenuti a utenti specifici.
Il disegno di legge arriva dal progetto denominato KIDS ONLINE SAFETY ACT a firma del senatore democratico Blumenthal e della senatrice repubblicana Blackburn.
“Le Big Tech sono perfettamente a conoscenza dei problemi – spiega Baggio- e non intervengono in ragione della loro opportunistica necessità di garantire che il tempo di permanenza degli utenti sui social non diminuisca”.
“Tante, troppe le inchieste – sottolinea Baggio – che dimostrano i danni prodotti dalle piattaforme del Gruppo (oggi Meta) soprattutto sulle adolescenti. E’ ora di rendere la protezione dei bambini e delle famiglie dai danni online una priorità assoluta: una meta necessaria che ha un grande valore nel nome della corresponsabilità sociale”.
L’AIART- alla luce anche dei recenti provvedimenti sanzionatori a carico dei c.d. over the top – chiede al governo italiano che si assuma questa responsabilità regolamentando anche nel nostro Paese questo aspetto e operando una saggia valutazione degli interessi in gioco.