Don Oronzo Marraffa eletto nuovo consulente ecclesiastico dell’Aiart
“Ringrazio la Conferenza Episcopale Italiana per la nomina riservata all’Aiart in segno di stima e di vicinanza e sono certo che il contributo di don Oronzo Marraffa sarà di alto profilo e ci aiuterà e sosterrà nel cammino che ci vede sempre più impegnati nelle sfide di attenzione allo sviluppo costante, continuo e a tratti problematico del mondo della comunicazione e dei social network”. Lo afferma Giovanni Baggio, presidente nazionale dell’Associazione cittadini mediali, in riferimento alla nomina di Don Marraffa come nuovo consulente ecclesiastico dell’Aiart, nominato dalla CEI a margine del Consiglio Permanente svoltosi a Roma dal 20 al 22 gennaio 2025 sotto la guida del cardinale presidente Matteo Maria Zuppi.
Don Oronzo Marraffa – sacerdote della diocesi di Castellaneta e segretario della Commissione regionale cultura e comunicazioni sociali della Conferenza episcopale pugliese – succede a don Walter Insero. L’apprezzamento sincero dell’Aiart per questa “staffetta” alla guida dell’associazione italiana ascoltatori radio-televisivi, oggi associazione cittadini mediali: una bussola nel mondo della comunicazione costituita nel 1953. 70 anni di tutela, formazione e informazione tra radio, multimedialità e intelligenza artificiale.
“Siamo sicuri che il contributo e la professionalità di don Oronzo – conclude Baggio – ci aiuti e incoraggi anche verso le nuove e grandi sfide tracciate dall’Intelligenza artificiale, individuando insieme una strada intelligentemente critica ed equilibrata tra protezione e innovazione, a salvaguardia del bene comune, della persona e della cultura millenaria di cui noi umani facciamo tesoro ogni giorno”.
Il ringraziamento di tutta l’Aiart al suo nuovo consulente ecclesiastico per avere accettato l’invito ad accompagnarla nei prossimi anni, lungo i sentieri indicatigli dal Santo Padre (formazione, tutela e testimonianza) da “protagonisti attivi, consapevoli e responsabili per la crescita di un mondo più giusto, fraterno e, speriamo, presto in pace”.