Domenica In: Mara Venier sotto accusa. Aiart: “La Rai difenda i suoi spettatori da queste derive”
Non si placano le polemiche inerenti gli accesi riferimenti sul sesso orale tenutisi, in fascia protetta, durante la trasmissione “Domenica In”, il programma del servizio pubblico per la domenica della famiglia italiana. L’episodio è già stato portato all’attenzione delle strutture aziendali competenti e si è aperta una istruttoria.
L’Aiart, l’associazione spettatori di ispirazione cattolica, esprime delusione nel vedere uno spettacolo non certo edificante per un’azienda che ha fatto la storia culturale del Paese e interviene a difesa della tutela dei minori, in primis, e di tutti i telespettatori invitando le istituzioni competenti ad una azione più incisiva che ponga la parola fine a una degenerazione complessiva del linguaggio della tv nel rispetto della dignità della persona.
Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, commenta così: “Minori, famiglie, fascia protetta credo siano dei perfetti sconosciuti! Il problema va oltre le regole del buon senso e ci aspettiamo innanzitutto che i vertici Rai chiedano scusa a tutti gli italiani che loro malgrado si vedranno recapitare il canone in bolletta. Oltre il danno la beffa!
Bisogna investire, continua Baggio, in percorsi di formazione ed educazione alla trattazione dei contenuti diretti anche a tutti gli autori Rai; altrimenti continueremo ad assistere impotenti alla decadenza del linguaggio e delle proposte in TV che contribuiscono non poco alle derive sociali tra le quali: violenza sulle donne, stupri tra adolescenti e cyberbullismo. La irresponsabilità della industria della comunicazione deve avere fine.
L’Aiart vorrebbe che si scomodassero non soltanto in vigilanza; ma sono l’Agcom e il Comitato Media e Minori a dover mettere la parola fine a queste condotte. E devono farlo al più presto.