Cyberbullismo, arriva reato e sequestro dello smartphone
Emendamenti al ddl sul tema approdato a Senato. Dalla Redazione ANSA ROMA del 24 marzo 2016
Il cyberbullismo potrebbe presto diventare un reato specifico, con pene da sei mesi a cinque anni di carcere, se commesso da un maggiorenne, mentre potrebbe condurre al sequestro dello smartphone del “bullo” se questi รจ un minore. Eโ quanto prevedono alcuni emendamenti della presidente della Commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, sottoscritti da tutto il gruppo Dem della stessa commissione, al ddl sul cyberbullismo giunto dal Senato.
Il testo approvato da Palazzo Madama comprende misure di prevenzione di questo fenomeno, mentre in commissione Giustizia si vogliono introdurre anche misure di contrasto e repressione.
Dalle audizioni รจ emerso il fenomeno del bullismo e del cyberbulismo da parte di maggiorenni, tra i 18 e i 20-21 anni, a danno dei minori o di coetanei. Quando i comportamenti vessatori vengono effettuati con i social o con mezzi informatici scatta appunto il cyberbullismo. Qui gli emendamenti distinguono a seconda dellโetร dellโautore di questi comportamenti e della vittima.
Se il cyber-bullo รจ un minore lโintervento punitivo viene graduato fino allโammonimento da parte del Questore, fino al sequestro del “dispositivo”, vale a dire del computer, tablet o smartphone usato dal cyber-bullo, anche se esso “appartiene a terzi”, per esempio ai genitori. Quando questi comportamenti sono compiuti da maggiorenni puoโ scattare il reato penale “punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.