‘Codice sorgente’ e App Immuni. Aiart: “Tassello positivo per la scelta consapevole dell’utente ma necessario diffondere una cultura della privacy”
Mentre in Italia dilaga la psicosi dell’App Immuni con notizie improvvisate e allarmanti sulla violazione dei nostri dati personali – il Garante della privacy, Antonello Soro, dà il parere favorevole alla norma sull’applicazione Immuni precisando che l’applicazione ha tutti i caratteri del rispetto delle norme sulla privacy, a partire dalla garanzia sulla periodica cancellazione dei dati (15 giorni ) e il cui termine ultimo rimane il 31 dicembre.
L’Aiart interviene tramite il presidente nazionale Giovanni Baggio sull’attenzione generalizzata da parte di giuristi, giornalisti, politici, su questa applicazione e sul generale disinteresse riguardo all’infinità di app spesso utilizzate con molta improvvisazione, soprattutto dal punto di vista del rispetto della protezione dei dati.
“La recente pubblicazione di parte del “codice sorgente” e la documentazione tecnica dell’App Immuni da parte della Presidenza del Consiglio e del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione – sottolinea Baggio – contribuisce a una maggiore chiarezza circa il funzionamento dell’App e costituisce un positivo tassello per la scelta consapevole dell’utente”.
“Come associazione dei cittadini mediali – continua Baggio – auspichiamo comunque che l’attenzione sui profili di sicurezza della App Immuni possa aiutare anche a diffondere e radicare una cultura della privacy nella nostra società”.
“C’è una vera e propria App mania nel nostro Paese e un numero notevole di crimini informatici – precisa Baggio – su cui nessuno sa molto”.
“Prevenire attraverso un processo educativo efficace – conclude il presidente – è la migliore forma di gestione della parola privacy. Considerare il diritto alla privacy un lusso significa ignorare la Costituzione Italiana e i diritti fondamentali che presiedono la nostra convivenza…anche digitale”