Cine 34, ‘La morte ha sorriso all’assassino’. Aiart: “Gli utenti chiedono tutela: l’urgente appello agli Organi competenti”
“La morte ha sorriso all’assassino è il film ondato in onda ieri sera alle ore 21.15 circa sul canale CINE 34 (canale Mediaset). Il genere doveva riferirsi all’horror o thriller. Purtroppo il film era interessato agli effetti splatter, a scenette erotiche con tanto di “coccole” saffiche e morbosi riferimenti ad amori incestuosi. Un film, in realtà, di genere erotico pruriginoso mascherato da thriller”: è questa l’ennesima segnalazione che l’Aiart, l’associazione spettatori, riceve su trasmissioni televisive che annientano ogni regola ( minori, famiglie, fascia protetta, questi sconosciuti).
Il film ha sollevato non poche polemiche e indignazione da parte degli utenti: tanto che c’è chi chiede agli organi competenti di vigilare sulla programmazione di Cine 34; chi, in aggiunta, ha dubbi sul nulla osta per la messa in onda televisiva, soprattutto nella prima serata, e chi infine accusa la Tv di speculare, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, sulla messa in onda di alcune programmazioni non idonee e non garantire un palinsesto adeguato per gli utenti.
L’Aiart, invia un appello urgente agli Organi competenti affinché garantisca e tuteli il codice di autoregolamentazione tv, media e minori: “La realtà è sotto gli occhi di tutti: anche nelle fasce protette i minori spesso sono costretti a vedere immagini lesive del loro equilibrio psicofisico che speriamo non sortiscano danni irreparabili per la loro formazione”.
“Ricordiamo agli Organi competenti precisa il presidente nazionale Aiart Giovanni Baggio che “Il contenuto osceno penalmente rilevante non può restringersi alla sola rappresentazione estrema di un rapporto sessuale, ma comprende anche l’oscenità insita in atti e comportamenti che richiamano il congresso carnale, come esposizione di nudità, atteggiamenti con chiaro contenuto erotizzante, manifestamente licenziosi” (Cass., sez. III penale, 5 dicembre 2002, n. 41055).
“Accogliamo invece – conclude Baggio – con favore e attenzione l’iniziativa della Rai che pubblicizza i suoi 4 canali culturali proponendosi come alleati della formazione. Una scelta che legittima gli appelli della nostra associazione e che divide il fronte televisivo tra chi ha responsabilità e chi approfitta per continuare la sua battaglia ideologica, con una programmazione davvero scadente e dozzinale (Cine 34 appunto) un canale che NON CI MANCAVA” .