La povertà non si cura con il rischio
La cultura dell’azzardo, una denuncia inascoltata su cui l’Aiart continua a rinnovare l’appello.
11,4 miliardi di euro, (spesi soltanto a Roma) grazie ad una rete di ben 10.142 “sportelli azzardo” e 50.000 “canali di gioco”. Si tratta di cifre impressionanti: sconfortanti e deprimenti segnalate dal dossier della Caritas; strumento utile per comprendere lo stato deficitario delle politiche sociali in Italia.
L’Aiart, l’associazione cittadini mediali, si domanda se il Pnrr sarà lo strumento per mettere mano concretamente a questa deriva drammatica e se la politica si renda conto di questa urgenza.
Giovanni Baggio – presidente nazionale Aiart – ricorda e mette in guardia dall’offerta di trasmissioni televisive che propongono una visione della vita “ludica”, ovvero la chance di una fortuna materiale grazie ad una logica di “gioco” che non è tale, ma è azzardo”.
Molti utenti continuano a segnalare all’Aiart questo dramma e le patologie ad esso associate.
“Preoccupante – precisa Baggio – è anche la scarsa per non dire nulla ricaduta sui principali quotidiani e media”. A tal proposito rimandiamo a quanto sosteneva Maurizio Fiasco – sociologo tra i massimi esperti in Italia di usura e gioco d’azzardo – sulla nostra rivista: “la banalizzazione mediatica sulla pericolosità del gioco d’azzardo sterilizza ogni approfondimento e curiosità critica; fino ad influenzare anche le decisioni politiche e amministrative” (vedi l’articolo di Maria Elisa Scarcello, “Politica, se ci sei batti un colpo…”, su “Il Telespettatore” del 13 aprile 2021).
L’Aiart, l’associazione cittadini mediali, dal 1953 ponte tra gli spettatori e coloro i quali producono contenuti mediali, anche questa volta decide di essere parte attiva del bisogno di interazione tra Istituzioni e cittadini. E rinnova l’appello alla messa in onda di trasmissioni che offrono una “visione del mondo” basata sull’impegno, sullo sforzo, sul lavoro, sul merito e non sulla dea bendata.
Si ricordi che nel 2021 gli italiani hanno speso per puntate su web più di 107,5 miliardi di euro, tornando di fatto ai livelli del 2019. Nel 2020 si era scesi a 88,3 miliardi, a causa del Covid e delle restrizioni del Governo, tra le quali la chiusura delle sale giochi per alcuni periodi di “lockdown”. Dati rintracciabili anche sui vari speciali proposti nella rivista IL TELESPETTATORE che – paziente e costante segugio – continuerà a vigilare sul gioco d’azzardo online e sulla responsabilità della Rai con la trasmissione “Affari tuoi”.
L’Aiart rinnova così l’appello all’Agcom (che incredibilmente continua a dormicchiare) e alla nuova svolta politica affinché sia promotrice di un vero cambiamento in tal senso.