C’è la cultura dell’incontro in una Tv nuova e alternativa
TV2000: l’eccezionale boom di ascolti e accessi di una realtà in continuo sviluppo e sintonia con i telespettatori. Il team rivela il segreto di una buona tv. Di Vincenzo Franceschi
TV 2000: se ci credi, la vedi. E’ questo lo slogan di una tv che apre gli orizzonti, ricorda, racconta, intrattiene e informa. Una tv che va riconosciuta e valorizzata, una tv di senso destinata e aperta alle esigenze di un pubblico estremamente vasto: popolare e colto insieme. Si tratta, nello specifico, di un’emittente televisiva italiana a diffusione nazionale che ha come editore la Conferenza Episcopale Italiana. La storia di questa emittente è caratterizzata da due principali periodi:uno relativamente lungo,dal febbraio 1998 al settembre 2009, in cui il canale si chiama SAT2000, in riferimento al fatto che trasmette solo via satellite e questi sono i primi anni all’insegna della conoscenza di un’emittente ancora tutta da scoprire: ovvero cos’è, cosa fa e a chi si propone; il secondo periodo inizia con il passaggio al digitale: nel giugno del 2009 viene avviato un graduale restyling al canale, che termina tre mesi dopo (settembre 2009) con la ridenominazione della rete in Tv2000: l’emittente si avvia così a diventare una tv di flusso, una tv che tiene compagnia. Oggi, trasmette 24 ore su 24, ed è visibile gratuitamente tramite diverse tecnologie: satellite, digitale terrestre e in diretta streaming nel sito web ufficiale. Il palinsesto è di tipo generalista e di ispirazione cattolica e grazie alla collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, Tv2000 segue in diretta le principali attività pubbliche del Papa e offre una copertura degli eventi più importanti della Chiesa cattolica: contenuti, questi, che rappresentano senz’altro picchi di emozione e partecipazione, oltre che di ascolto. Chi si collega a questa emittente sa di avere in tempo reale la percezione di ciò che accade nel mondo ma senza rimanere legato in maniera esasperata alla notizia. Come si sa, degli strumenti di comunicazione si può fare un uso positivo o negativo, a vantaggio o a danno degli individui e delle comunità: e proprio partendo da questo presupposto tv 2000 realizza i suoi contenuti, tutti finalizzati a favorire ogni forma di arricchimento umano e, quindi, a combattere l’abuso e la povertà umana che i media possono provocare.
Informazione e approfondimento (con particolare riferimento a uno spazio informativo che inizia al mattino con la rassegna stampa, poi 20 minuti dedicati alla lettura dei giornali a cui seguono tg 2000, il notiziario diretto da Lucio Brunelli, tg 2000 post e tg tg telegiornali a confronto, un programma giornalistico dedicato alla riflessione sull’informazione offerta dai telegiornali della sera); Programmi religiosi;Talk show; Programmi culturali (con particolare riferimento alla tematica ‘Cinema e Letteratura’, tesa a rafforzare il prime time e inerente un ciclo di film ispirati ai grandi libri);Programmi culinari e, infine, Documentari e fiction.Ventuno programmi autoprodotti e unvasto assortimento offerto ad un pubblico che “non ha più alibi”, perché almeno un canale da guardare c’è. In definitiva, un alto tasso di autoproduzione che non significa altro se non credere in quello che si fa, come afferma il Direttore generale Lorenzo Serra.
Contribuire all’affermazione della dignità della persona e dei diritti della famiglia, della scuola e del mondo del lavoro; promuovere la tutela dei minori e la salvaguardia dei valori e del sentimento religioso nonché, nell’informazione, dei principi di indipendenza, obiettività e completezza: sono questi gli obiettivi di una sana comunicazione a cui si aggiungono, trovando pienamente riscontro nei contenuti proposti da tv 2000, quelli prefissati da Alessandro Sortino,direttore creativo, che sottolinea l’importanza di “Ascoltare e trasmettere storie, perché il mestiere della tv è anche quello di raccontare storie di vita”; e quello di Lucio Brunelli, direttore dell’informazione, che invece mette in evidenza il dovere di “Occuparsi di tutto, senza reticenze, offrendo informazione accompagnata da pillole di analisi accessibili a chiunque, per far comprendere il senso di ciò che accade al di là della cronaca quotidiana.
La qualità di una tv, però, necessità anche di conferme che non siano solo parole, percezione, emotività, rappresentazione ma anche razionalità, evidenza e numeri; quegli stessi numeri che identificano la condivisione di qualcosa di buono e che tv 2000 ha pienamente dimostrato di avere, tanto che “In un anno l’emittente della Conferenza episcopale italiana è cresciuta del 15,15% con un incremento medio giornaliero di quasi 200 mila telespettatori, passando da una media giornaliera di oltre 2 milioni 700 mila utenti nel 2013/2014 ai quasi 3 milioni registrati nel 2014/2015. Prendendo a campione la media giornaliera di tutti i programmi d’informazione, Tv2000 ha registrato quasi un milione di utenti, mentre per i grandi programmi-contenitori della mattina e del primo pomeriggio l’emittente ha raggiunto 600 mila telespettatori.”A tutto ciò si aggiunge il boom di accessi sul sito web con 5 milioni di pagine sfogliate solo nel 2015. Nel mese di settembre le visualizzazioni sul canale Youtube sono state di 26milioni e la copertura dei post pubblicati nella fan page su Facebook: 8 milioni. Un altro social network su cui Tv2000 punta molto è Twitter che registra ad oggi 17.600 follower. Dati questi confermati dal direttore di rete Paolo Ruffini. Questi sono numeri importanti e sono soprattutto persone che educano chi fa questa televisione a guardare fuori dal loro mondo, dai loro gusti, segnalando così partecipazione, sintonia e favorendo e sviluppando quella “cultura dell’incontro” di cui Mons. Nunzio Galantino si fa portavoce nel descrivere il dovere primario del mezzo televisivo.
Sulla base di questa evidente crescita, TV 2000 proseguirà il suo cammino per la realizzazione di nuovi progetti alla luce di queste stesse direttive; condivisione, interazione, cross-medialità saranno, invece, gli ingredienti principali della sua prossima offerta via web. Inoltre, molte novità e voglia di aggiornamento continuo: infatti, alla App ufficiale di Tv2000 già presente su App Store e Play Store si aggiungeranno una App dei programmi e dell’informazione e una dedicata al Giubileo Straordinario della Misericordia. “Quello che chiediamo non è un atto di fiducia. Basta vederci, per crederci. Saper vedere e saper ascoltare, saper ricordare e saper scegliere: sta qui il segreto di una buona tv”, con queste parole Paolo Ruffini, direttore di Rete, si rivolge e invita i telespettatori.
Di sicuro, enormi miglioramenti si possono verificare con l’aiuto di una vera comunicazione e a quei pochi professionisti che ancora lottano per costruire una tv di qualità, affinché la conoscenza ed i valori, si traducano poi nella vita concreta, in assunzione di responsabilità, deve andare il nostro Grazie, perché la responsabilità è la manifestazione eccellente della libertà degli uomini.