ATTIVITA’ TOSCANA

Intervista alla presidente della Sezione Aiart di Pisa Elda Landucci – nella pagina La donna della domenica de La Nazione – che presenta il Progetto “La Videostanza”, organizzato insieme a Comune di Pisa, Sociètà della Salute, le associazioni NeuroCare e l’Alba-auto aiuto, Acli – Arte e Spettacolo, Circolo Culturale S. Francesco, Stazione Leopolda Pisa: Anche quest’anno l’iniziativa prende il suo avvio nei locali della Stella Maris di Calambrone.

Intervista Elda Landucci Intervista Elda Landucci
INTERVISTA ALLA PROF.SSA ELDA LANDUCCI – PRESIDENTE DI A.I.A.R.T. – Associazione Spettatori – Onlus – Delegazione di Pisa

Da quale mondo proviene?
Provengo dal mondo della scuola. Ho insegnato, negli ultimi 25 anni della mia lunga carriera, Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Scientifico Ulisse Dini di Pisa.

E com’è approdata all’Aiart?
Accettai volentieri l’incarico della Presidenza dell’AIART di Pisa , perché il lavoro richiesto dallo Statuto era in linea con i miei principi educativi e gli studi fatti.

Ci spieghi un po’ di che cosa si occupa questa associazione
L’AIART è nata 60 anni fa, con il compito di fare il cane da guardia alla TV, che iniziò i programmi proprio in quell’epoca. Ci si riprometteva di educare, formare, prevenire, tutelare, costruire reti e ponti, difendere i minori, nel campo dei media. Questi gli obiettivi previsti dallo Statuto nazionale dell’AIART , che il nuovo giovane Presidente Massimiliano Padula ha confermato di voler perseguire, sintetizzando la Sua mission nel “rieducare alla visione per capire la realtà” ( Il Telespettatore – Aiart – n. 1-2, 2016, pag. 3 – www.aiart.org).

E Voi di Pisa?
In questo ampio campo, noi della Delegazione di Pisa, dal 2003, abbiamo lavorato per approfondire soprattutto il miglior utilizzo dei mezzi audiovisivi e multimediali, mettendo in primo piano e valorizzando la creatività. In sintesi: riscoprire la radice umanistica dei media. L’AIART di Pisa, ha basato su questi presupposti la sua strategia operativa, di studio e di ricerca, con finalità di prevenzione, formazione, riabilitazione nel campo delle “malattie mediali” (ricerca video sperimentale: tesi di laurea, laboratori audiovisivi creativi e video-percorsi educativi e terapeutici, corsi di formazione sulla videodipendenza, etc.), riproponendo in termini creativi queste crisi che, attraverso la loro drammatica evidenza patologica, sono in definitiva richiesta di aiuto individuale e sociale.,

Da qui è nato anche il progetto ’videostanza’…
Collegando strettamente i linguaggi artistici, quali il teatro, il racconto, l’improvvisazione, mediati e organizzati dagli strumenti audiovisivi e multimediali, abbiamo dato vita ad un innovativo progetto di utilità sociale La Videostanza, (che ha una origine artistica: è nato nel 2003 all’Istituto d’Arte di Cascina), una metodologia interdisciplinare di supporto a strutture educative e socio-sanitarie, associazioni, famiglie, singolo individui, sperimentandolo in vari contesti, anche nella riabilitazione e nella terapia.

In concreto professionisti di materie umanistiche e mediche lavorano insieme sulle emozioni degli utenti, che, se opportunamente “guidate” , possono intervenire in modo positivo nell’educazione e nei delicati processi di riabilitazione psicologica e psichiatrica.

Con chi avete fatto rete?
In questa fatica non siamo stati soli. Qualificati soggetti ci sono stati accanto. Il Cesvot, la Fondazione Pisa e la Fondazione Stella Maris di Calambrone ci hanno aiutato dal punto di vista del sostegno finanziario.

Altri partners hanno attivamente collaborato alla realizzazione del progetto: Comune di Pisa, Sociètà della Salute, le associazioni NeuroCare e l’Alba-auto aiuto, Acli – Arte e Spettacolo, Circolo Culturale S. Francesco, Stazione Leopolda Pisa.

A tutti va il mio personale ringraziamento, con l’augurio che ci stiano ancora vicini per migliorare sempre più il lavoro comune.

Mi piace ricordare, in particolare, che quest’anno, nei locali della Stella Maris di Calambrone, che già negli anni scorsi ci ha ospitato, sarà allestito il laboratorio audiovisivo creativo permanente, dedicato a La Videostanza, da considerarsi il primo Centro Regionale per la video educazione a scopo di prevenzione, didattico, terapeutico.

Questo è per noi è il traguardo di un intenso lavoro iniziato nel 2003, le cui basi teoriche ed esperienze concrete sono ampiamente illustrate nel volume “ Educatodica. Videocreatività e terapia “ ( Collana Briciole – Cesvot ), disponibile anche su web.
Fra i riconoscimenti ricevuti ricordo che La Videostanza è stata inserita fra i 43 migliori progetti dei 753 vincitori finanziati dal Cesvot (su 2571 presentati) del bando Percorsi di Innovazione dal 2002 al 2013, con una lusinghiera valutazione di impatto: massimi punteggi per la capacità di produrre effetti sui destinatari diretti e miglioramenti nella situazione individuale dei beneficiari, nonché per quanto riguarda la continuità progettuale e la rilevanza sul territorio.

Com’è a Pisa il rapporto adolescenza/nuove media o tecnolologie?
A giudicare da quanto recentemente pubblicato sul Vostro quotidiano circa le loro ricerche/ risposte /giudizi sui media audiovisivi ( tv, telefonini, videogiochi, etc.), per l’interessante progetto “ cronisti in classe 2016”, penso che si possa essere soddisfatti della loro consapevolezza e coscienza critica su questi temi.

Al riguardo, nel corso del convegno di sabato 19 marzo scorso al Bastione Sangallo sul tema “ Arte e tecnologia al servizio della salute”, che ha presentato la Videostanza per il 2016, , c’è stata anche una testimonianza diretta dei partecipanti al vostro progetto da parte della Prof.ssa Lucia Pierotti che ha accompagnato i Suoi alunni della III A ic. “ G.Toniolo” di Pisa.

Penso però che nei centri educativi, in particolare le scuole e nelle famiglie, bisogna vigilare, non bisogna abbassare la guardia. Le malattie mediali si manifestano sempre più aggressive nella nostra civiltà nelle quali il linguaggio comunicativo è stato affidato in maniera massiccia alla tecnologia elettronica audiovisiva.

La Videostanza, (che ha una origine artistica: è nata nel 2003 all’Istituto d’arte di Cascina), può essere un antidoto, una via d’uscita per il ritorno a vivere serenamente in libertà.

Quali potenzialità ha Pisa in questo e in altri campi?
Le scuole e le associazioni educative potrebbero essere per noi un grande bacino di interesse.

In altri campi dell’audiovisivo in cui abbiamo operato, spero che venga ripreso il progetto dei RacCORTI, festival concorso di cortometraggi che, con la entusiastica benedizione dei Fratelli Taviani, iniziò proprio nel 2003 per il territorio pisano con i RacCORTI Pisani e che, dopo essere esteso a tutta la regione (Toscani) e all’intero territorio nazionale, e non solo (Sociali), nel 2014 è stato sospeso per mancanza di finanziamenti. Sul sito del Cesvot è comunque disponibile l’archivio di trecento migliori piccoli film, una visione di intense emozioni messe in scena dai giovani registi che hanno partecipato.

Lei ha un grande spirito nonostante la sua lunga esperienza. Un sogno ancora da realizzare?
Mi auguro che questo nuovo modo di reinterpretare i media penetri nella società e soprattutto fra i giovani e gli adolescenti, per una riappropriazione e riaffermazione della propria libertà.

Condivido al riguardo l’auspicio del nuovo Presidente Nazionale: “ … oggi, di fronte al potere economico e culturale di chi controlla il sistema mediale e di fronte alla tentazione di sopravvalutare e quasi divinizzare il ruolo socio-culturale della tecnologia, è possibile ritrovare le ragioni (e le parole) per interpretare le nostre coordinate epocali nei termini di una “nuova” umanità che possiamo definire mediale” (Massimiliano Padula, 2016 – La Parabola/Aiart – Gennaio 2016, pag.77).

L’uomo inteso come medium straordinario, sia nel bene che nel male.
Il Presidente della Fondazione Stella Maris – IRCCS l’avv. Giuliano Maffei, ha deciso di creare quest’anno, all’interno dell’Istituto ambienti dedicati al progetto “La Videostanza”, quale Primo Centro Regionale per la Videoeducazione a scopo di prevenzione, didattico, terapeutico. In allegato il file del volume “ Educatodica. Videocreatività e terapia “ (Collana Briciole – Cesvot ), disponibile anche su web.

Volume Educatodica - Briciole Volume Educatodica – Briciole