Sentenza storica in Germania: chiusi Pornhub, YouPorn e altri siti collegati
Aiart: “Finalmente le prime efficaci barriere per la tutela dei giovani, il rispetto della dignità delle persone e la riscoperta del senso pienamente umano della sessualità”.
“Una sentenza che tutela i giovani, il rispetto della dignità delle persone e la riscoperta del senso pienamente umano della sessualità”. Giudica così Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, preside e rettore dell’Istituto De Filippi di Varese, la sentenza odierna della Corte d’appello tedesca che chiude ai minori Pornhub, YouPorn e altri siti collegati. Per continuare ad operare nel Paese dovranno mettere in atto efficaci sistemi di verifica dell’età dei loro utenti.
“E’ la vittoria del buon senso” afferma con soddisfazione l’Aiart che fa appello al governo italiano affinché si assuma questa responsabilità regolamentando concretamente questo aspetto. L’annuncio ha già sollevato commenti in Rete e c’è anche chi chiede se c’è un partito in Italia che lo ha inserito nei punti del proprio programma elettorale. Pronti a dare il loro voto.
“I dati sulla pornografia infantile sono allarmanti e ci dicono che le misure fin qui adottate non bastano. Tale sentenza è il primo spiraglio di luce- conclude Baggio- che va rafforzato attraverso un processo educativo, informativo e formativo integrato ed efficace. Sono troppe le violazioni legate all’uso della Rete che rispecchiano una scarsa attenzione alla tutela di minori e adolescenti”.