L’Auditel e la Total Audience: la favola continua: le emittenti plaudono, gli utenti protestano, le istituzioni sono latitanti.
L’AIART dedica nella sua rivista IL TELESPETTATORE uno speciale sulla Total Audience.
In una esclusiva intervista si tracciano i nodi di questa svolta- definita- rivoluzionaria e dello scenario nebuloso in cui ci muoviamo.
L’(in)affidabilità di un sistema in cui controllori e controllati sono gli stessi soggetti; i fatti che dimostrano la scarsa sensibilità delle emittenti e degli organismi di controllo alla tutela dei minori; il perché la total audience non può funzionare; la poca trasparenza delle sue dinamiche, i pericolosi giochi di potere sui numeri e gli effetti sui palinsesti.
A rispondere alle domande Umberto Rapetto (Generale GdF (r) – già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche. Presidente della Autorità Garante per la protezione dei dati personali della Repubblica di San Marino e membro del Comitato Media e Minori) che sottolinea la poca trasparenza del sistema e la necessità della massima chiarezza:“I numeri- precisa Rapetto- possono derivare da rilevazioni “intossicate” dai processi di interazione e l’eventuale conoscenza da parte di emittenti e content provider dei sistemi di “conteggio” può avviare la produzione di puntuali input che – inoltrati ai destinatari – possono inscenare “consumi” mai avvenuti. Le conseguenze sono facili ad immaginarsi”.
Anche per Luca Borgomeo (Giornalista, già Presidente nazionale Aiart e Presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti. Attualmente membro del Comitato di presidenza nazionale dell’Aiart e membro effettivo del Comitato Media e Minori) le perplessità (per usare un eufemismo!) sono più che fondate: “All’Auditel non interessa tanto che i dati siano reali; importa soltanto stabilirne l’entità e, soprattutto “gestirli” e comunicarli. Sul tema degli ascolti TV-oggi e su quelli dei device-domani, l’Auditel Spa, azienda privata, nelle salde mani di Mediaset e Rai(hanno la maggioranza assoluta) agisce liberamente senza alcun controllo, né da parte degli utenti (come avviene in tanti Paesi europei), né delle istituzioni. Governo, Parlamento, Commissione di Vigilanza e Agcom non toccano palla, non hanno alcun potere di intervento, di coordinamento, di controllo. E la stampa, la grande stampa, si guarda bene di denunciare questa gravissima situazione”.
Sulla stessa linea Remigio Del Grosso ( Membro del Comitato Media e Minori, già Vice Presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti- AGCOM, Vice Presidente del “Comitato Media e Minori” del Ministero dello Sviluppo Economico e membro del Comitato Scientifico Rai): “E’ da quasi un decennio che chiedo alle competenti istituzioni che un servizio così delicato, come quello effettuato da Auditel sia gestito in maniera trasparente e che al suo interno vengano inseriti tecnici o osservatori indipendenti”. Del Grosso sottolinea l’inefficienza dell’attuale Comitato Media e Minori e il rischio di paralisi: “L’attuale presidente non assume alcuna posizione e si astiene; un rappresentante degli utenti spesso vota a fianco delle emittenti….”