Morto Gigi Proietti. Aiart: “Attore sopraffino che ha regalato all’arte italiana alcune delle sue pagine più intense”
Addio a Gigi Proietti, uno dei grandi della scena italiana: attore, drammaturgo, regista e insegnante italiano, è scomparso nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Una lunghissima carriera, più di mezzo secolo in scena e sul set. Un vero mattatore, che passa dalla musica, alle celebri macchiette di Petrolini, per arrivare a far rivivere Shakespeare al Globe Theatre; incoraggia i giovani attori come faceva nella sua celebre scuola (dove ha avuto come allievi Flavio Insinna, Giorgio Tirabassi e tanti altri).
Ha iniziato a calcare le scene dagli anni 60; il successo in teatro e al cinema era stato ampiamente confermato anche in tv. Un talento vero, da Febbre da cavallo al doppiaggio: presta la voce a Gatto Silvestro, in coppia con Loretta Goggi (che fa il canarino Titti), e alle star: Richard Burton, Richard Harris, Marlon Brando, Robert de Niro e Dustin Hoffman. Di recente aveva anche partecipato alla nuova stagione di Ulisse con Alberto Angela.
“Ricordiamo tra i tanti e con ammirazione, il grande successo, confermato dal record d’ascolto, della serie Il maresciallo Rocca, nel ruolo di un carabiniere padre di quattro figli che tutti gli italiani vorrebbero incontrare: un lavoro di salvaguardia e di valorizzazione della nostra identità nazionale, che ha fatto conoscere anche le professionalità del nostro Paese”. Ad affermarlo l’Aiart, l’associazione spettatori di matrice cattolica che saluta il grande mattatore ricordandolo come eccellente esempio di tv di qualità che ha regalato all’arte italiana alcune delle sue pagine più belle ed intense; unendo, con grande maestria, intelligenza e ironia”.