Tv, Spot Nuvenia 2020. Aiart: “Superato ogni limite di decenza”.
“Grandissima
caduta di stile nel rappresentare l’immagine della donna. Fatichiamo ad accettare una narrazione ‘Viva
la vulva- Libera di osare’ che mette in scena
in maniera così demenziale l’organo genitale femminile riprodotto in
varie forme.
Una
rappresentazione, a dir poco indecente, che strumentalizza l’immagine della
donna in modo irrispettoso, offende e calpesta la loro dignità e la dignità di
un intero Paese. E’ stato davvero superato ogni limite di decenza”.
L’Aiart
interviene, tramite il presidente nazionale Giovanni Baggio, sull’inopportunità
di uno Spot che annienta ogni regola e dà l’ennesimo calcio in faccia alle
donne ormai sempre più bersaglio dei pubblicitari.
“Si tratta di
una pratica pubblicitaria cruda e inadatta al piccolo schermo, volta a screditare le donne, perché ancora
prima di entrare nel merito ha l’immediato effetto di spostare l’attenzione sul
suo genere. Se vogliamo cambiare il mondo (o
almeno un pezzo) dobbiamo iniziare a cambiare parole e immagini”.
L’Aiart denuncia
il silenzio degli organi di vigilanza e lancia ancora una volta il suo appello alle
istituzioni competenti (Comitato media e minori in primis) sempre più attente ( per usare un eufemismo) alle
esigenze delle emittenti. E ricorda loro che questo spot NON È LIBERO DI
OSARE!