L’Aiart risponde all’appello di Mattarella: “No alla censura, formare alle relazioni è l’unica prerogativa agli inganni del Web..”
Mentre continuano a dilagare notizie su giovani imbrigliati nei macabri inganni della Rete, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella richiama tutti coloro che hanno a che fare con i giovani a prendere coscienza che ci attende una sfida formativa di eccezionale importanza, ma anche appassionante per chi nei giovani non vede solo un mercato o un’area di parcheggio.
“Non è accettabile- spiega Mattarellla- che un ragazzo di quattordici anni muoia in conseguenza di un’emulazione in un gioco perverso in chat. Le fragilità dei nostri giovani devono poter essere accompagnate e sostenute, poste al riparo da insidie gravi, talvolta mortali, veicolate sulla rete”.
L’Aiart è da anni impegnata nella cultura e nella formazione sulle devianze associate ai media e risponde con convinzione all’appello del capo dello Stato mettendo a disposizione le proprie competenze per ogni iniziativa educativa al servizio delle scuole e delle famiglie.
Prevenire- attraverso un processo educativo integrato ed efficace- spiega il presidente nazionale Aiart, Giovanni Baggio, è senza dubbio la migliore forma di gestione e soluzione di un fenomeno complesso che resta però caratterizzato da molti pregiudizi. Formare alle relazioni , secondo Baggio rimane pertanto la prerogativa principale di ogni iniziativa formativa. Le parole di Mattarella legittimano il lavoro della nostra associazione e offrono nuova linfa vitale per lavorare alla costruzione di una cittadinanza mediale che sia spazio di libertà e le cui uniche censure siano la irresponsabilità e l’incoscienza critica.