La Tv del futuro? Riempie il salotto di fantasmi
I salotti di un futuro ormai dietro lโangolo saranno dominati da schermi giganti che offriranno inquadrature in 3D ma senza bisogno degli occhiali e soprattutto ad altissima risoluzione, molto simili a quelle dellโocchio umano. Di Giacomo Gambassi dal sito di Avvenire del 14 gennaio 2016
Nel futuribile delle nostre case i salotti non avranno piรน il televisore. Almeno come lo intendiamo oggi. Se vorremo vedere una trasmissione, avremo due possibilitร : la prima รจ accendere unโintera parete che farร comparire il video attraverso una sorta di carta da parati formato tv; lโaltra รจ schiacciare il telecomando di una scatola magica capace di proiettare in mezzo alla stanza immagini in tre dimensioni che fluttuano nellโaria, quasi che una partita di calcio o un talk show si svolga fra le mura domestiche. Invece i salotti di un futuro ormai dietro lโangolo saranno dominati da schermi giganti che offriranno inquadrature in 3D ma senza bisogno degli occhiali e soprattutto ad altissima risoluzione, cosรฌ simili a quelle dellโocchio umano da farci credere di non essere dentro unโabitazione ma di fronte alla scena reale.
Cambierร il modo di guardare la tv. Cโรจ chi sostiene che nel terzo millennio la tecnologia stravolga ogni sei anni il rapporto con il piรน familiare fra gli elettrodomestici. Se nel 2000 รจ comparsa la televisione ad alta definizione (il famoso Hd), nel 2006 sono arrivati i primi schermi full-Hd negli appartamenti; e se nel 2012 sono stati lanciati i programmi in 3D, adesso siamo alle soglie di una nuova rivoluzione. ร quella della tv a un passo dalla visione reale che intende soppiantare la sensazione di trovarsi davanti a un apparecchio elettronico. Come? Coniugando dimensioni sempre piรน ampie dei display e immagini con qualitร da primato.
ร stato appena presentato a Las Vegas il televisore piรน grande del mondo: รจ largo quasi quattro metri, รจ realizzato a cristalli liquidi (Lcd), occupa un muro e vuole essere davvero una finestra aperta sul mondo. Una novitร che, perรฒ, rischia di impallidire di fronte alla tv paragonabile a un foglio. Che รจ giร realtร . Arrivano dalla Corea schermi con uno spessore di poco piรน di un millimetro, che si srotolano e si arrotolano come fossero un pezzo di carta (e per di piรน sono ecosostenibili). Adesso hanno dimensioni di mezzo metro ma la prospettiva รจ che rivestano le nostre case.
Sono realizzati con la tecnica Oled, nuova frontiera dei display che potrebbe sostituire il plasma e i cristalli liquidi. Uno dei limiti degli schermi piatti che hanno preso il posto dei tubi catodici รจ il colore nero: non รจ mai abbastanza nero, anzi spesso รจ slavato. LโOled โ che si basa su diodi capaci di emettere luce senza necessitร di una retroilluminazione per rischiararsi, come accade nellโLcd โ supera questi limiti. Inoltre richiede uno strato sottilissimo di pellicola per funzionare. Quindi non servono piรน i vetri e la tv puรฒ essere stampata anche su una membrana flessibile. Cโรจ, tuttavia, da scogliere il nodo dei costi: si va dai 2mila euro di un Oled familiare ai 140mila per uno schermo da parete. Televisori colossal hanno bisogno di immagini con risoluzioni fuori dellโordinario.
Ecco la seconda scommessa. LโHd non รจ sufficiente per la tv del domani. E i marchi dellโelettronica, le stazioni, i produttori puntano sulla super qualitร . Tre anni fa รจ stato lanciato il 4K (o ultra Hd), sigla che sta a indicare una definizione video quattro volte superiore allโHd. Ma siamo giร approdati allโ8K, o super ultra tv, che raddoppia ancora la qualitร ed รจ stato progettato dallโemittente di Stato giapponese Nhk. Lโidea di fondo รจ che gli schermi in stile manifesto replichino i dettagli che osserviamo a occhio nudo. In pratica potremmo vedere una partita di calcio con inquadrature che coprono metร campo da gioco e al tempo stesso leggere i numeri sulle maglie degli atleti. La storia della televisione insegna che una novitร si afferma quando cinema e sport la trascinano. Perciรฒ la Nhk proporrร le Olimpiadi di Tokyo 2020 in 8K. Intanto si guarda allโultra Hd che dai dischi Blu-ray o dallo streaming deve tradursi in trasmissioni in diretta, come mostrano i test durante i Mondiali di calcio in Brasile o lโapertura della Porta Santa nella Basilica Vaticana lo scorso 8 dicembre.
Secondo lโistituto di ricerca internazionale Ihs, nel 2019 un terzo delle case in Europa e negli Usa avrร apparecchi in 4K. Da qui gli accordi fra i colossi dellโelettronica e societร televisive come Netflix e Amazon per realizzare fiction con il nuovo standard. Che andrร a braccetto con un altro acronimo, Hdr, legato al mondo della fotografia e della grafica. Sui cellulari cโรจ giร lโopzione Hdr che fa piรน scatti dello stesso soggetto e correggere i problemi di colori e luci. Lโalgoritmo sarร applicato anche alla tv per migliorarne il realismo.
Nel 2019 la televisione โfotograficaโ sarร di massa, fa sapere ancora Ihs. Ma nel frattempo verrร sperimentata da case di produzione come Disney o Warner Bros, insieme con Netflix. Lโultra tv che qualcuno considera figlia di una spasmodica ยซcorsa ai pixelยป e che ricorda la ยซcavalcata ai gigahertzยป per i microprocessori dei computer ha giร fatto tramontare il 3D. O meglio, quello che chiede di indossare gli occhiali. Unโalternativa sarร rappresentata dagli schermi curvi o in 8K che circonderanno lo spettatore con immagini panoramiche. Ma il sogno delle tre dimensioni persiste. Se giunge dalla Cina il primo televisore in 3D senza occhiali, lโautentica svolta sarร rappresentata dalla televisione olografica che proporrร immagini galleggianti sulla scia della realtร aumentata. Negli Stati Uniti รจ giร stata ribattezzata โHolo tvโ e il Mit, Massa- chusetts Institute of Technology, ritiene che entro dieci anni sarร fra noi. I primi traguardi sono stati tagliati. ร uscito in Cina il primo cellulare con un touchscreen olografico.
E nel 2014 due artisti scozzesi hanno realizzato un filmato Holo che mostra la sonda spaziale Nasa Voyager e che si ispira al primo film della saga Star Wars dove il robot R2D2 proietta unโimmagine 3D alla principessa Leila. Anche il Mit ha creato videoproiezioni a basso costo con il laser e ha messo a punto un display Holo che costerร 10 dollari. Persino il Cnr italiano รจ sceso in campo con una โtelepresenzaโ in chat che fa comparire lโinterlocutore di fronte alla tastiera. Ed รจ targata Usa una sorta di secondo schermo che volteggia vicino al televisore e consente di leggere notizie o navigare sul web. Come se non bastasse, la nipponica Nhk annuncia che nel 2022 porterร la Holo tv ai Mondiali di calcio del Qatar. Fantascienza? Chissร . Cโรจ comunque chi cita una frase quando si parla dellโavvenire televisivo: il piccolo schermo ha vestigia di ambizioni senza freno. E anche quelle novitร che potrebbero avere una loro rilevanza rischiano di essere introdotte con troppa fretta e quindi โbruciateโ in pochi mesi.