L’uso dei social network può condurre i giovani alla depressione

Esiste una correlazione tra uso dei social network e depressione? Pare di sì. Recentemente, sulla rivista “Depression and Anxiety”, è stata pubblicata una significativa indagine svolta da alcuni ricercatori dell’Università di Pittsburgh. Di Amaride Calabria dal sito Fidelity House del 21 aprile 2016

La ricerca ha coinvolto un campione di 1.787 giovani statunitensi di età compresa tra i 19 e i 32 anni. Ognuno di essi è stato sottoposto a questionari per valutare il grado di attività sui social networks e il grado di predisposizione alla depressione. Diversamente da studi precedenti, come ad esempio quello che ha messo in relazione il proprio livello di felicità con l’uso di Facebook, sono stati considerati tutti gli undici social più popolari (Facebook, Twitter, Youtube, Google Plus, Instagram, Snapchat, Pinterest, Reddit, Tumblr, Vine e Linkedin). Ai partecipanti è stato chiesto di quantificare il tempo trascorso mediamente su queste piattaforme, nonché il numero di accessi ai vari account posseduti (numero delle visite per controllare la propria pagina).

Entrambi i parametri hanno dimostrato la loro efficacia nel valutare la relazione tra uso dei social media e depressione. I ricercatori, in effetti, hanno trovato una correlazione lineare e positiva tra le due variabili. Alla luce dei risultati della ricerca, sembra che, rispetto a coloro che passano meno tempo, coloro che passano un tempo considerevole coinvolti in attvità social hanno una probabilità 1,7 volte maggiore di incorrere in un disturbo depressivo; d’altro canto, i giovani che controllano i propri accounts più frequentemente hanno una probabilità 2,7 volte maggiore di sviluppare tale forma di disagio rispetto a coloro che utilizzano i social network in modo moderato.

Ovviamente si tratta solo di dati statistici; in ogni caso, questi dati possono indurre alla riflessione non solo i ricercatori. Vi è una correlazione di causa-effetto, ma esistono ancora aspetti poco chiari. Potrebbe essere che i giovani che utilizzano i social networks in maniera massiccia siano già depressi, e li utilizzino per compensare l’assenza di relazioni reali. Tuttavia, è importante soffermarsi anche su altre possibili spiegazioni, ben più insidiose.

Oltre alla minaccia crescente del cyber-bullismo, vi è l’esposizione a una “realtà virtuale” che spesso non trova corrispondenza nella vita reale. Molto spesso le persone postano e condividono solo ciò che desiderano mostrare; molti ragazzi posso essere indotti a credere che gli altri vivano vite più ricche e appaganti. Ciò non fa altro che alimentare in loro sentimenti negativi, come l’invidia e il senso di inferiorità, attaccando in maniera notevole la loro autostima.