Film coraggio su fede, famiglia e una bimba down

Domani 9 aprile alle 17.10 sarร  presentato su Rai1, nel corso della trasmissione a Sua Immagine, il film “Come saltano i pesci” di Alessandro Valori. Di Angela Calvini dal sito di Avvenire

Matteo รจ un ragazzo di 26 anni con una vita perfetta: un sogno nel cassetto, due genitori, Italo e Mariella, che lo amano profondamente e una sorellina, Giulia, affetta da sindrome di down che vede in lui il suo eroe. Tutto si sgretola quando riceve una telefonata. Il suo mondo era costruito attorno ad una terribile bugia. Da qui inizia unโ€™avvincente avventura umana alla ricerca della veritร , che tocca con delicatezza i temi della famiglia, della fede e del perdono, nel nuovo film di Alessandro Valori Come saltano i pesci, in sala dal 31 marzo.

Una piccola e coraggiosa produzione indipendente targata Multivideo e Linfa, che mette a confronto adolescenti e adulti, con un cast di tutto rispetto. Accanto ai giovani protagonisti Simone Riccioni, (Universitari – molto piรน che amici), Brenno Placido e Marianna Di Martino, sorprende per bravura un inedito Biagio Izzo per la prima volta in un ruolo drammatico, quello di un padre fallito, accanito giocatore. Mentre Giorgio Colangeli e Maria Amelia Monti sono due genitori credenti, in conflitto con le loro coscienze appesantite da unโ€™ombra lontana. E se le colpe dei padri ricadono sui figli, spetterร  proprio a loro, ai giovani, trovare la forza per fare chiarezza ed arrivare a perdonare.

ยซPer noi la famiglia รจ il mattone su cui si fonda la societร  โ€“ spiega il regista Valori โ€“. รˆ il posto dove uno deve trovare amore e rispetto. E dove a dominare non deve essere il rancore, ma il perdonoยป. Un concetto niente affatto vago in questo film, bensรฌ dichiaratamente cristiano. Incarnato nel protagonista Matteo, che davanti a un magnifico tramonto tra i colli marchigiani non ha paura di dialogare a voce alta con Dio, anzi con Gesรน, ยซche poi Dio e Gesรน son la stessa cosaยป cerca di spiegare alla sua allibita compagna di viaggio, incalzandola sulla sua vaghezza spirituale: ยซO ci credi o non ci credi, chiamalo come ti pare ma quello รจ. Adesso invece prendiamo la fede, la tagliamo e ce la ricuciamo come ci pare a noi…ยป. Parole che non si sentono spesso nel cinema italiano e che rispecchiano le convinzioni dello stesso protagonista Simone Riccioni (che รจ anche cosceneggiatore e produttore del film), nato e cresciuto in Uganda fino ai 10 anni, figlio di un anestesista rianimatore e di una professoressa di matematica, in missione in Africa per conto dellโ€™associazione dellโ€™AVSI, come volontari laici.

ยซLa fede fa parte della vita โ€“ aggiunge il regista โ€“, tutti noi, credenti e non ci interroghiamo sul nostro destino. Cโ€™รจ un mondo fatto di credenti che il cinema non racconta mai. La religiositร  รจ un valore enorme, negarlo sarebbe miopeยป. A fare da chiave di volta in una storia in cui si intrecciano destini sconosciuti e fanno capolino tematiche come la droga, lโ€™azzardo, il tradimento, รจ la tenerissima figura di Giulia, la sorellina down interpretata con spigliato divertimento da Maria Pia Rosini. Cresciuta nei laboratori teatrali dellโ€™Anffas di Macerata, sarร  lei con la sua schiettezza a sciogliere i nodi principali della storia. Una storia che propone un autentico โ€œsaltoโ€ a piรฉ pari nella speranza nel futuro. Un film appassionante da cui รจ giร  stato tratto lโ€™omonimo romanzo (firmato da Jonathan Arpeti e dal poliedrico Riccioni, in libreria per da Leone editore) in cui si approfondiscono i caratteri e i vissuti dei protagonisti. Con la preziosa postfazione di monsignor Giovanni Dโ€™Ercole.