21 novembre, Giornata Mondiale della Televisione. Aiart: “Festeggiamo la ‘scatola magica’: informandoci, educandoci, divertendoci”.
L’Aiart, nata come associazione italiana ascoltatori radiotelevisivi nel 1953 ha seguito da vicino e raccontato il passato e il presente della ‘scatola magica’ che, anche nell’odierna era digitale, costituisce il mezzo di comunicazione più diffuso.
L’AIART, oggi – associazione cittadini mediali – celebrerà la Giornata mondiale della televisione (istituita ventiquattro anni fa dalle Nazioni Unite) con ‘uno speciale per immagini’ dedicato agli sviluppi dell’universo comunicativo, seguiti lungo 54 anni di vita attraverso IL TELESPETTATORE, e che verrà pubblicato nel prossimo numero della rivista.
Ma come celebrare oggi la ricorrenza? Il modo più ovvio per chiunque di festeggiare è accendere la TV, guardare e ascoltare. Ma cosa? Contenuti che ci offrono valore: informativi, educativi ma anche capaci di farci divertire e di emozionarci.
L’Aiart segnala il documentario di Rai Storia: Da oggi la RAI – La nascita della televisione italiana (in onda alle 18) condotto da Massimo Bernardini che ripercorre le fasi preparatorie della sperimentazione TV, fino al traguardo di Roma collegata con Milano e Torino, che la Rai raggiunse in meno di un lustro (1949-1954). Sarà certamente l’occasione per conoscere, rivedere e rivivere alcuni dei più grandi momenti di questo prezioso strumento che ha cambiato per sempre le nostre vite e il modo in cui percepiamo il mondo. Ma anche l’opportunità per comprendere le implicazioni sociali e culturali che un mezzo così unificante ha avuto sulle nostre comunità globali.
Se non si vuole fare affidamento sulle decisioni delle reti e su quello che trasmettono per celebrare questo giorno puoi decidere, grazie al web di vedere ciò che più preferisci, dai documentari ai vecchi film. E ricorda che Internet ci ha connesso in modi che non ci aspettavamo e forse non avremmo potuto immaginare, ma durante questa giornata non dimenticare che la televisione era lì per prima e ha aperto la strada a ciò che doveva e dovrà venire